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Di Cicloturismo
La Epica Marca Bianca di Pieve di Soligo ha radunato circa 700 appassionati di ciclismo tra gravellisti, stradisti e biker per una giornata all’insegna del divertimento, della scoperta e della convivialità. L’evento ha permesso ai partecipanti di esplorare le colline del Prosecco, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, assaporando allo stesso tempo le eccellenze gastronomiche locali.
Sono stati proposti tre tracciati: il lungo, di 114 km con 1.730 m di dislivello, pensato per chi voleva conquistare il Prestigio e affrontare tratti sterrati, muri impegnativi e salite significative; l’intermedio da 85 km e 1.150 m di dislivello; e il breve da 56 km e 470 m di dislivello, più adatto a chi cercava una sfida meno impegnativa. La partenza era “alla francese” tra le 8:00 e le 8:15.
L’evento ha avuto anche un tocco speciale con la presenza di Andrea Tafi. La manifestazione ha saputo combinare sport, paesaggio e gastronomia, creando un’esperienza unica per tutti i ciclisti presenti.
Riviviamo questa tappa di domenica 19 ottobre, con undici scatti inediti…
Nell’iscrizione “premium” c’era la maglia Gobik

Compresa nella quota di iscrizione, con la formula “premium”, c’era anche la maglia Gobik de La Epica Marca Bianca. Era disponibile in due colorazioni: ghiaia oppure verde
Il percorso lungo partiva “alla francese”, dalle 8 alle 8.15

Erano previste le partenze “alla francese”, con una finestra di 15 minuti. Ma quasi tutti quelli che hanno affrontato il lungo da 114 chilometri si sono messi in griglia alle 8
Circa 700 i partenti: quasi tutti in bici gravel

Sono stati settecento circa i partenti de La Epica Marca Bianca: era una manifestazione aperta a tutte le tipologie di bicicletta, ma quasi tutti i partecipanti hanno utilizzato una bici gravel.
Un lungo serpentone in mezzo ai vigneti

Il gruppo ha preso il via abbastanza compatto, poi pian piano si è allungato. Bellissimi i passaggi in mezzo ai vigneti del prosecco, che in questo periodo hanno le tipiche tinte autunnali.
Traffico aperto, ma pochissime auto

La Epica Marca Bianca era una cicloturistica. I ciclisti hanno pedalato quindi con traffico aperto, ma l’organizzazione ha scelto stradine secondarie poco frequentate dalle automobili.
I ristori? Da leccarsi i baffi…

I ristori de La Epica Marca Bianca erano ben cinque, tutti straordinari. Questo è quello alle Cantine Vedova (nella foto, lo staff), con prosecco, uova polenta, formaggio e soppressa.
C’erano anche tre settori cronometrati

Per chi voleva un po’ di agonismo, c’era la possibilità di cronometrare tre settori: Arfanta, Col Piander (in foto) e Collagù, con l’applicazione Keepsporting.
La festa conclusiva era con birra e spiedo

Lo spiedo è una caratteristica di questo territorio. E l’organizzazione de La Epica Marca Bianca, gestita da Pedali di Marca, ha pensato di chiudere la giornata proprio con questa specialità.
Bici in garage e si festeggia in tranquillità

E per chi voleva godersi la festa finale in serenità, c’era anche a disposizione il bike parking gratuito, dove lasciare la propria bicicletta.
E infine, la seconda parte di una medaglia “speciale”

La Epica Marca Bianca assegnava una medaglia particolare, che insieme a quella ricevuta a La Classica (di aprile) ne formava una unica. Chi non ha partecipato alla prova di aprile potrà rimediare nel 2026…
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