
La Classica Apre Marca Bianca: Festa E Polvere Nel Gravel District
Aprile 18, 2025
La Prosecco Unbound? Un’avventura da scoprire anche in Mtb
Giugno 5, 2025Prosecco Unbound In Vista? I Consigli Di Oss Per Viverla Al Meglio

Filippo Lorenzon
Immagina di svegliarti all’alba, con il sole del solstizio che sorge su Conegliano e ti sussurra dolcemente: «Ma chi te l’ha fatto fare?». E’ così che inizia la Prosecco Unbound, la prova gravel che andrà in scena nel lungo weekend dal 19 al 22 giugno, immersa nelle colline venete e prova di Marca Bianca. Prosecco Unbound è un evento a firma di Massimo Panighel e del suo staff, che garantisce tracciati di alta qualità, servizi ben curati e due anime complementari: quella agonistica della Gravel Race e quella più libera del Bike Trip, dove la classifica non esiste.
Il percorso? Ben 350 chilometri e 5.000 metri di dislivello. Abbiamo chiesto qualche consiglio a Daniel Oss, ex professionista e oggi punto di riferimento nel mondo gravel internazionale, per capire come affrontare al meglio questa esperienza. Non ci sono maxi salite, ma è un continuo saliscendi sui colli del Prosecco, del Montello, di Asolo fino a lambire le pendici del Monte Grappa. Gli sterrati sono dominati dalle strade bianche… ma non ci saranno solo quelle (in apertura foto marcabianca.bike).
Dopo una lunga carriera su strada, Daniel, sei diventato uno specialista di queste gare “unbound”: che aspetto conta di più nell’analisi del percorso?
Io credo che chi si approccia a queste gare abbia già in testa cosa vuol dire far fatica. Lo spero, almeno! Sa che sarà lunga, che sarà dura. Parlo proprio del concetto di fatica. Detto questo, l’aspetto tecnico da considerare è il terreno. Serve magari uno pneumatico più largo, oppure più scorrevole, a seconda del fondo. E poi l’attrezzatura: portarsi sempre una camera d’aria in più, oltre ai classici “vermicelli”, perché potrebbero non bastare. Poi c’è la questione alimentazione. Non sempre c’è tanto supporto esterno, quindi bisogna avere acqua e cibo a sufficienza. Lo zainetto idrico sulla schiena e barrette caloriche sono fondamentali. Finire una gara così è sempre un’impresa personale.
Quello del gravel è un mondo vario, ma qui parliamo (anche) di una gara vera. Come si imposta il setup della bici?
In una gara gravel le velocità non sono quasi mai alte. Il focus secondo me va sui rapporti agili: capire se ci sono rampe, strappi, salite e soprattutto che pendenze hanno. Da lì, valutare se serve un rapporto lungo o estremamente corto. Difficilmente si va a 60 all’ora. E anche se succede è per un paio di minuti, non cambia molto: sei da solo, non perdi le ruote come su strada.
Chiaro…
Io ho usato rapporti tipo 53×10 o 53×11 in gare veloci, ma per un tracciato come quello della Prosecco Unbound immagino possano andare bene un 46×10 o un 48×10, con le scale posteriori molto ampie. Per le gomme invece, tutto dipende dal terreno. Se penso al Trentino, per esempio, penso a rocce appuntite, in Toscana a percorsi più lisci. In quella zona del Veneto, che conosco abbastanza bene, ci sono argini, prati, strappi con ciottolato. Se piove, meglio una gomma da bagnato. Se invece è asciutto è decisamente meglio qualcosa di più veloce.
L’alimentazione: meglio barrette, gel o qualcosa di più “artigianale”?
Ormai anche nel gravel si punta a performance vere. Nel camelbak, cioè nello zaino idrico, puoi mettere carboidrati liquidi, il che non guasta mai. E poi gel e barrette. Magari non una sola porzione, ma due o tre che ti coprano il fabbisogno orario. Panini o cose fatte in casa vanno bene per chi la prende con calma, ma se si parla di prestazione vera, la soluzione più efficace resta quella commerciale. Poi dipende da cosa si cerca: finire la gara o fare risultato.
E la resistenza fisica? Dopo tanti chilometri, quali sono i veri dolori?
Molti pensano alle gambe, ma sono le mani spesso a cedere. Chi non è abituato lo scopre sulla propria pelle.
Per questo consiglio sempre i guanti, anche quelli più leggeri. Proteggono in caso di caduta e riducono i dolori al palmo. Per la sella vale lo stesso: trovare il setup giusto, anche sotto sella, è fondamentale. Io ho usato tanti materiali diversi e mi sono sempre adattato, ma chi è alle prime esperienze deve stare attento a questi dettagli.
Info utili
La Prosecco Unbound propone due formule: Bike Trip e Gravel Race. La prima è senza classifica e il prezzo d’iscrizione include traccia GPX, medaglia celebrativa e qualche sorpresa gastronomica. La versione Gravel Race include gli stessi servizi, ma richiede anche un GPS Tracker, necessario per monitorare il percorso e certificare la prestazione.
Le iscrizioni per la Bike Trip costano 30 euro fino al 31 maggio, poi salgono a 40 euro. Per la Gravel Race, invece, si deve pagare 80 euro fino al 31 maggio, che diventano 100 successivamente. I posti sono limitati a 300 partecipanti.
Infine c’è un servizio davvero interessante. Per chi cerca un soggiorno, c’è la possibilità di prenotare una stanza presso il Campus San Francesco, un ex convento ristrutturato nel centro storico di Conegliano. E l’ideale per rilassarsi prima o dopo l’impresa.
Per informazioni e contatti